Fattura elettronica B2C: chiariti i dubbi sui servizi di pubblica utilità
Il 28 dicembre 2018 l’Agenzia delle Entrate ha emanato un nuovo provvedimento in tema di fatturazione elettronica verso i privati: i chiarimenti riguardano le attività da fare per emettere fatture elettroniche verso i consumatori finali di servizi di pubblica utilità, quando non si conoscano i relativi codici fiscali.
Argomenti trattati
eFattura per i settori delle telecomunicazioni, dei rifiuti solidi e dei servizi idrici
Il provvedimento nr 527125 dell’Agenzia delle Entrate ha per oggetto le fatture elettroniche che devono essere emesse nei confronti di soggetti non titolai di partita IVASi definisce "partita IVA" quel numero di 11 cifre che identifica univocamente un'azienda o un professionista che esercita un'atti..., residenti nel territorio italiano, che utilizzino i servizi di pubblica utilità, individuatati e disciplinati dai decreti ministeriali nr. 366 e 370 del 2000.
Tali servizi sono:
- le telecomunicazioni
- il servizio dei rifiuti solidi urbani
- il servizio di fognatura e depurazione
Può capitare, infatti, che queste societàSi definisce "società" l'organizzazione di mezzi e persone che hanno come obiettivo lo svolgimento di un'attività economica a fi... forniscano le loro prestazioni anche a consumatori finali: in questo caso si tratta di emettere una fattura B2C con il codice fiscaleSi definisce "codice fiscale" quel codice (alfa)numerico univoco che identifica una persona fisica o una persona giuridica residen... del destinatario.
Per le fatture verso i consumatori finali la mancanza di codice fiscale, nel file XMLL'acronimo XML sta per Extensible Markup Language e identifica un linguaggio particolare che permette di creare documenti e dati ..., comporta lo scarto della fatturaSi definisce "fattura" il documento fiscale obbligatorio che deve essere emesso dal venditore (soggetto IVA, cedente / prestatore)..., da parte del Sistema di InterscambioSi definisce "Sistema di Interscambio" o SdI il sistema informatico dedicato alla trasmissione delle fatture elettroniche. Tramit...; pertanto questo dato è un valore necessario per la compilazione del documentoSi definisce “documento” qualsiasi oggetto portatore di significato a prescindere dal supporto sul quale è registrato, pertan... fiscale.
Nel caso in cui le società oggetto del provvedimento non conoscano il codice fiscale del soggetto privato, l’Agenzia ha stabilito che tali operatori comunichino all’Agenzia stessa i codici identificativi univoci contrattuali, da utilizzare al posto del codice fiscale, nella compilazione della fattura elettronicaSi definisce "fattura elettronica" una fattura in formato digitale che contiene le stesse informazioni normalmente presenti su una... da trasmettere poi al Sistema di Interscambio.
Attività preliminare all’emissione della fattura elettronica
Queste società, prima di passare alla fatturazione, sono obbligate a comunicare all’Agenzia delle Entrate i seguenti dati:
- il proprio numero di partita IVAL'acronimo IVA sta per Imposta sul Valore Aggiunto ed è un'imposta indiretta sui consumi, che grava sul consumatore finale e paga...
- un codice identificativo univoco del rapporto contrattuale che intercorre fra loro e il consumatore finale, di cui non conoscono il codice fiscale (tale codice può essere lungo al massimo 28 caratteri)
La comunicazione viene fatta tramite PEC (posta elettronica certificataSi definisce "PEC" (acronimo di Posta Elettronica Certificata) un particolare sistema di posta elettronica che consente di inviare...) all’indirizzo procedura.cf.sdi@pec.agenziaentrate.it, almeno 20 giorni prima della data di trasmissione delle fatture elettroniche. Nell’oggetto della PEC va scritto “Comunicazione Utilities – c.a. Divisione Servizi”.
La mail deve contenere:
- una dichiarazione simile a questa (si veda Allegato A del provvedimento):

eFattura B2CL'acronimo B2C sta per Business to Consumer (letteralmente da azienda a consumatore) e identifica il commercio con il consumatore ... – Comunicazione Codici Univoci identificativi in sostituzione del C.F.
- un file denominato “Elenco-codici-identificativi-CF” che riporta la partita IVA dell’ente erogatore e il codice univoco del committente.
Predisposizione dei file XML, controlli e trattamento dei dati
Le fatture elettroniche vanno poi compilate nella modalità standard, seguendo le regole del provvedimento del 30 aprile 2018 dell’Agenzia.
L’Agenzia delle Entrate, poi, si riserva di fare controlli, anche a campione, per verificare che, quanto prescritto nel provvedimento, sia stato effettivamente rispettato dalle varie società interessate.
Un’ultima precisazione fatta dall’Agenzia, riguarda il trattamento dei dati, ricevuti tramite la comunicazione descritta sopra. In pratica questi dati sono raccolti in una banca dati dedicata e sono trattati unicamente per consentire alle società stesse la trasmissione delle fatture elettroniche.
I dati sono conservati dall’Agenzia delle entrate fino a quando il soggetto passivoSi definisce "soggetto passivo" la persone fisica e giuridica tenuta al pagamento dei tributi. IVA che li ha comunicati modificherà i contratti riferiti ai singoli identificativi unici, riportando negli stessi il codice fiscale del committente e comunicandone l’avvenuto aggiornamento all’Agenzia stessa.
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