Prestazione occasionale con il libretto di famiglia

Prestazione occasionale

Il lavoro occasionale include attività saltuarie e non continuative, senza il vincolo della subordinazione. In merito la legge italiana ha disciplinato due tipi di strumenti: il contratto di prestazione lavorativa occasionale e il libretto di famiglia.

Il libretto di famiglia, gestito dall’INPS, viene utilizzato dalle persone fisiche che hanno necessità di svolgere piccoli lavori nell’ambito domestico ed è costituito da una specie di voucher virtuali precaricati che il datore di lavoro pre-acquista e va scalare ogni volta che il lavoratore effettua la sua prestazione.

In questo articolo vediamo di capire come si utilizza il libretto di famiglia per le prestazioni di lavoro occasionale.

Cos’è il libretto di famiglia

Il libretto di famiglia è uno strumento utilizzato per le prestazioni di lavoro occasionale ed è un documento nominativo prefinanziato, fatto di titoli dal valore di 10 euro ciascuno che servono a pagare l’attività lavorativa svolta e che corrispondono ognuno al compenso minimo di 1 ora di prestazione.

Differenza tra contratto di prestazione occasionale e libretto di famiglia

Sia il libretto di famiglia che la prestazione occasionale sono disciplinati dall’articolo 54-bis del DL 50/2017 (c.d. Jobs Act). La differenza più importante tra i due strumenti sta nella tipologia dell’utilizzatore:

  • libretto di famiglia: soltanto le persone fisiche che non svolgono attività imprenditoriale o professionale;
  • contratto di prestazione occasionale: tutti gli altri utilizzatori (quindi ad esempio imprese, professionisti, enti locali, pubblica amministrazione).

 

Quando si usa il libretto di famiglia

Il libretto di famiglia può essere usato per prestazioni occasionali che riguardano unicamente le seguenti attività:

  • piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;
  • assistenza a domicilio ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
  • lezioni private e ripetizioni scolastiche.

 

Chi può lavorare con il libretto di famiglia

Soltanto le persone fisiche, non organizzate in attività professionali o d’impresa, possono effettuare prestazioni occasionali tramite il libretto di famiglia. L’attività svolta deve riguardare solo le attività sopra elencate e avere le caratteristiche tipiche della prestazione occasionale ossia:

  1. autonomia
  2. occasionalità
  3. assenza del vincolo di subordinazione con il committente
  4. corresponsione di compenso

 

Valore di ciascun buono del libretto

Ogni buono del libretto vale 10 euro e non è modificabile (a differenza del contratto di prestazione lavorativa occasionale che prevede una paga oraria dal valore minimo di 9 euro). Dato che il lavoratore che si avvale del libretto di famiglia ha diritto ai contributi previdenziali, tramite l’iscrizione alla Gestione Separata INPS, all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (INAIL) e ad alcune garanzie, come ad esempio i riposi giornalieri e settimanali e le pause lavoro, il valore del buono è così composto:

  • 8 euro è il compenso netto al lavoratore;
  • 1,65 euro è il contributo previdenziale per l’INPS;
  • 0,25 euro è il premio assicurativo INAIL;
  • 0,10 euro è il valore destinato agli oneri gestionali.

 

Come funziona il libretto famiglia

Per poter utilizzare il libretto di famiglia, sia il lavoratore che il datore di lavoro devono registrarsi, ognuno con il proprio ruolo, nel sito dell’INPS (seguento la procedura descritta in seguito). Come per il contratto di prestazione occasionale, anche per l’utilizzo dei buoni relativi al libretto di famiglia sono previsti dei limiti economici ossia:

  • il lavoratore occasionale può avere compensi totali non superiori a 5.000 euro per ogni anno;
  • il lavoratore occasionale può avere compensi non superiori a 2.500 euro l’anno per ogni datore di lavoro, e per un massimo di 280 ore annue;
  • per i datori di lavoro (o utilizzatori) i compensi erogati per questa tipologia di lavoro non possono superare complessivamente i 5.000 euro all’anno.

Per alcune categorie di lavoratori si considera il 75% del compenso effettivo (quindi i massimali sopra indicati vengono aumentati in proporzione): pensionati e invalidi; giovani studenti con meno di 25 anni di età; disoccupati; lavoratori che percepiscono integrazioni di salario, reddito di inclusione (REI o SIA) e altre forme di sostegno del reddito.

Per calcolare il totale dei compensi erogati o ricevuti, questi vanno considerarli al netto dei contributi, premi assicurativi e costi di gestione.  Il compenso percepito dal lavoratore occasionale è esente da imposizione fiscale e non incide sull’eventuale stato di disoccupazione o sostegno al reddito.

La prestazione di lavoro occasionale si trasforma in rapporto di lavoro subordinato full time e indeterminato quando:

  • l’utilizzatore supera per lo stesso prestatore il numero di ore consentite all’anno ossia 280 ore o supera il limite economico di 2.500 euro;
  • l’utilizzatore ha con il prestatore un rapporto di lavoro subordinato in corso oppure cessato da meno di sei mesi.

 

Come si paga il lavoratore con il libretto di famiglia

Il datore di lavoro è obbligato a comunicare di aver usufruito della prestazione occasionale tramite libretto di famiglia al termine della prestazione stessa e comunque non oltre il 3° giorno del mese successivo a tale data. Nella comunicazione l’utilizzatore dovrà indicare i seguenti dati:

  • i dati identificativi del prestatore;
  • il compenso pattuito;
  • il luogo di svolgimento della prestazione;
  • la durata;
  • l’ambito di svolgimento;
  • altre informazioni per la gestione del rapporto.

La comunicazione va effettuata tramite l’area riservata del sito INPS oppure chiamando il Contact Center. Quando questa viene trasmessa, il lavoratore riceve una mail oppure un SMS.

Dopo che aver ricevuto la comunicazione di prestazione occasionale da parte del datore di lavoro, l’INPS ha tempo fino al 15° giorno del mese successivo alla data in cui è avvenuta la prestazione di lavoro per pagare i compensi che spettano al lavoratore, nella modalità scelta allo stesso al momento della registrazione.

Sono previste sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 500 euro fino a 2500 euro per ogni prestazione lavorativa giornaliera per la quale venga accertata la violazione.

 

Come ottenere il libretto di famiglia

Per poter attivare il libretto di famiglia sia il lavoratore che il datore di lavoro devono registrarsi, ognuno con il proprio ruolo, nel sito dell’INPS. La registrazione si può fare, oltre che online nella propria area riservata (MyInps), contattando il Contact Center, tramite i patronati oppure tramite un intermediario, purché munito di apposita delega.

Per la procedura direttamente sul sito INPS, gli step sono i seguenti:

  1. La registrazione si effettua accedendo alla propria area riservata del sito INPS e selezionando il seguente percorso: Lavoro –> Contratti e rapporti di lavoro –> Lavoro occasionale –> Contratto di prestazione occasionale.
  2. Con il tasto “Utilizza il servizio” si apre la seguente schermata dove occorre selezionare la modalità con cui ci si sta iscrivendo: nel nostro caso occorre registrarsi come utilizzatori o come intermediari se si è un soggetto autorizzato:

 

Prestazione occasionale: registrazione sul sito INPS

Prestazione occasionale: registrazione sul sito INPS

 

  1. A questo punto bisogna selezionare l’area relativa al Libretto di Famiglia:

 

Prestazione occasionale: registrazione sul sito INPS scelta tipologia

Prestazione occasionale: registrazione sul sito INPS scelta tipologia

 

    1. La schermata successiva richiede di specificare se si è l’utilizzatore effettivo o un erede:

 

Libretto di Famiglia per prestazione occasionale: attivazione libretto con registrazione

Libretto di Famiglia per prestazione occasionale: attivazione libretto con registrazione

 

  1. Proseguendo l’utilizzatore deve inserire tutti i dati anagrafici richiesti dal sito e confermare la registrazione.
  2. Conclusa la procedura di registrazione, l’utilizzatore dovrà caricare il portafoglio elettronico virtuale. Il versamento può essere fatto tramite Modello F24 Elide con causale LIFA oppure tramite il Portale INPS dei pagamenti.

 

 

Libretto di famiglia e NASpI

Il libretto di famiglia è compatibile con la NASpI (Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego) e con altre forme di sostegno al reddito (ad esempio la CIG – Cassa Integrazione Guadagni). L’unico vincolo è il rispetto dei limiti economici: pertanto il prestatore non potrà ricevere compensi annuali maggiori di 5.000 euro.

 

 

Fonti articolo
GAZZETTA UFFICIALE | DL 50/2017
GAZZETTA UFFICIALE | L 197/2022



 

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